Le novità della UNI 7129:2015

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Come anticipato nel post introduttivo Introduzione alla nuova 7129 del 2015 pubblicato giovedì scorso le novità di questa importante norma sono molte. In questo post di approfondimento parleremo di:

  1. Dichiarazione di idoneità del fabbricante
  2. Test alla corrosione
  3. Verifica di tenuta ai fumi
  4. Utilizzo di prodotti in plastica
  5. Canne fumarie collettive funzionanti in pressione positiva
  6. Allacciamento ad apparecchi similari
  7. Sistemi intubati

 

Dichiarazione di idoneità del Fabbricante

Innanzitutto i camini, le canne fumarie ed i condotti intubati devono essere dichiarati idonei dal Fabbricante e conformi alle specifiche norme di prodotto. I camini, le canne fumarie e i condotti intubati installati all’interno dell’edificio devono avere la superficie esterna incombustibile di classe A1 di reazione al fuoco o essere inseriti in asole tecniche di classe A1.

 

Test alla corrosione

Tra i requisiti prestazionali la nuova UNI 7129 stabilisce che isistemi di evacuazione dei prodotti della combustione metallici vengano sottoposti a test di corrosione, superino la relativa prova e siano classificati con le relative designazioni V1, V2 o V3 a seconda del test superato. La designazione V2 è l’unica che consente l’utilizzo con qualsiasi tipo di gas combustibile, sia in classe 1 (gas naturale o GPL) che in classe 2 (biogas o gas manifatturato). La norma consente comunque di utilizzare anche sistemi fumari che non sono stati testati e sono classificati pertanto Vm purchè essi siano realizzati con materiali di qualità e spessore superioria determinati livelli minimi, in funzione del tipo di utilizzo.

In particolare la nuova UNI 7129 non consente mai l'utilizzo di prodotti Vm in acciaio inossidabile AISI304 

per nessun tipo di applicazione (cottura, apparecchi di tipo B/C, a condensazione, a bassa temperatura). Il ferro porcellanato è consentito per la cottura e per gli utilizzi a secco ma solo come canale da fumo collocato a vista.

 

Verifica di tenuta ai fumi

Altra novità importante riguarda la verifica della tenuta ai fumi. Per i sistemi fumari in pressione positiva installati all’interno degli edifici, al termine della loro installazione è necessario verificarne la tenuta. Il valore di perdita non deve essere maggiore di 0,006 l/sm² alla pressione di prova di 200 Pa. La nuova norma consente di non effettuare la verifica di tenuta quando è presente almeno una delle seguenti condizioni: 

  • l’intercapedine risulta avere la sezione di aerazione maggiore o uguale al 150% della sezione del sistema fumario e la sezione totale dell’asola tecnica (comprensiva di intercapedine e condotto di scarico) è non minore di 115cm²
  • l’intercapedine è utilizzata per il prelievo dell’aria comburente

il sistema fumario è fornito e definito da un unico Fabbricante che specifica le istruzioni per il montaggio e la messa in servizio.

 

Utilizzo di condotti in plastica

I camini, le canne fumarie e i condotti intubati di materiale plastico conformi alla UNI EN 14471 possono essere utilizzati solo in abbinamento a caldaie a condensazione. È ammesso l’utilizzo di tali prodotti anche con apparecchi a bassa temperatura (per i quali cioè l'acqua di alimentazione abbia una temperatura compresa tra 35 °C e 40 °C) nel caso però in cui questi siano dotati dal Fabbricante di un dispositivo della limitazione della temperatura dei prodotti della combustione correlato alla classe di temperatura del sistema fumario.

 

Canne fumarie collettive funzionanti in pressione positiva

Ma la novità di maggior impatto è la possibilità di evacuare i prodotti della combustione tramite canne fumarie collettive funzionanti in pressione positiva, dotate di dispositivi di non ritorno che impediscano ai prodotti della combustione di defluire attraverso gli apparecchi collegati e momentaneamente spenti. Le canne collettive in pressione possono essere utilizzate solo per apparecchi a condensazione di tipo C e devono essere progettate per avere una pressione massima interna non maggiore di 25 Pa in condizioni di normale funzionamento degli apparecchi, previste dalla UNI EN 13384-2. Esse devono inoltre: 

  • avere classe di pressione non inferiore a P1 (se posizionate all’interno dell’edificio) e P2 (se posizionate all’esterno e non addossate ad esso); 
  • avere andamento verticale (Sono ammessi non più di due cambiamenti di direzione con angolo non superiore a 45°); 
  • avere diametro interno uguale per tutto lo sviluppo, con esclusione dei pezzi speciali indicati o forniti dal Fabbricante del sistema; 
  • se interne al volume dell’edificio, essere installate all’interno di un’asola tecnica realizzata in materiale incombustibile e dimensionata come quella per i condotti per intubamento; 
  • essere dotate alla base di un’apertura di ispezione; 
  • avere al di sotto dell’allacciamento più basso una camera di raccolta di altezza pari a tre volte il diametro con un minimo di 500mm. L’accesso alla camera di raccolta deve essere garantito da un’apertura di ispezione munita di chiusura. Il sistema di chiusura e la camera di raccolta devono avere le stesse caratteristiche della canna fumaria. Se la canna collettiva è dotata di terminale che impedisca l’ingresso di corpi estranei e degli agenti atmosferici, la camera di raccolta può essere omessa o avere dimensioni inferiori; 
  • essere dotate di un dispositivo di drenaggio delle condense che comunque ne garantisca la tenuta, per esempio mediante un apposito sifone collegato all’impianto di smaltimento dei reflui domestici. Lo smaltimento dei reflui deve essere conforme alla UNI7129-5. 

Il numero massimo di apparecchi collegabili ad una canna collettiva in pressione positiva è definito:

  • o dal Fabbricante degli apparecchi, in ottemperanza alla specifica norma di prodotto EN15502-2-1, nel caso di canne collettive che costituiscono un sistema unico con gli apparecchi collegati (apparecchi di tipo C11);
  • o dal Progettista della canna fumaria (apparecchi di tipo C10). Il numero massimo di apparecchi allacciabili per ogni piano è di 2; in questo caso la distanza tra l’interasse di due allacciamenti consecutivi deve essere non minore di due diametri della canna collettiva.

 

Allacciamento di apparecchi similari

Tutte le canne collettive, di qualsiasi tipologia esse siano (collettive, collettive ramificate, in depressione, in pressione) ed i sistemi di intubamento multipli devono essere progettati.

Non è consentito scaricare nello stesso camino, canna fumaria o condotto intubato i prodotti della combustione di apparecchi non similari tra loro. Nel caso di sostituzione di un apparecchio collegato ad una canna fumaria collettiva esistente è necessario garantire la compatibilità dell’intervento mediante la conservazione della similarità degli apparecchi allacciati e della funzionalità dell’intero sistema. 

In deroga a quanto sopra però, nel caso di canne collettive esistenti, la nuova UNI 7129 ammette la possibilità di sostituire un apparecchio di tipo C convenzionale con uno a condensazione solo in presenza di verifica dimensionale, secondo UNI EN 13384-2 o UNI 10641 o altro metodo di calcolo di comprovata efficacia, che preveda la possibilità di sostituire, anche in momenti diversi, tutti gli apparecchi collegati con apparecchi a condensazione e garantisca la funzionalità in ogni condizione. Inoltre prima della verifica dimensionale devono essere verificate le altre caratteristiche essenziali per garantire la compatibilità tra la canna collettiva e i nuovi apparecchi, nonchè il corretto funzionamento ad umidodella canna collettiva.

 

I sistemi intubati

Un sistema intubato è compostoda 3 elementi:

  1. l'asola tecnica esistente o di nuova realizzazione; 
  2. il condotto per intubamento, funzionante in pressione positiva o negativa rispetto all’ambiente; 
  3. l'intercapedine.

L’asola tecnica deve essere di materiale di classe A1 di reazione al fuoco secondo UNI EN 13501-1 e deve essere adibita ad uso esclusivo del nuovo sistema fumario. È ammesso il passaggio di tubazioni dell’acqua o di altri fluidi non combustibili se la superficie libera è di sezione non inferiore a quanto prescritto, se l’intercapedine non risulta adibita ad aspirazione dell’aria comburente degli apparecchi utilizzatori e se la distanza tra condotto e tubazione deve essere non minore di 100 mm. Nel caso in cui l’intercapedine serva per l’adduzione dell’aria comburente agli apparecchi raccordati al sistema essa deve essere (in tal caso si tratta di intercapedine di ventilazione):

  1. aperta in sommità; 
  2. ispezionabile alla base;
  3. di sezione libera almeno pari al 150% della sezione interna del condotto di evacuazione fumi.

Nel caso di condotti funzionanti in pressione positiva l’intercapedine di aerazioneverso l’esterno deve essere aperta in sommità; nei casi in cui la sezione di aerazione sia minore del 150% della sezione del condotto intubato è necessario realizzare un’apertura anche alla base, protetta con griglia, di sezione netta non minore di 100 cm².

Qualora questa apertura non sia direttamente prospiciente verso l’esterno è consentito realizzare un canale di collegamento anch’esso di sezione ≥100 cm² . La sezione libera netta dell’intercapedine per la sola aerazione deve essere almeno equivalente a quella del condotto di evacuazione fumi. Per condotto di sezione circolare, funzionante in pressione positiva avente sezione ≤ di 100 cm², inserito in un’asola tecnica di sezione circolare o quadrangolare, la sezione dell’intercapedine di aerazione deve essere almeno equivalente a quella del condottostesso. Per condotto circolare funzionante in pressione positiva di sezione > di 100 cm² inserito in un’asola tecnica di sezione circolare, la distanza tra la parete esterna del condotto e la parete interna dell’asola tecnica deve essere in ogni punto ≥ di 3 cm. Per condotto circolare funzionante in pressione positiva di sezione > di 100 cm² inserito in un’asola tecnica di sezione quadrangolare la distanza tra la parete esterna del condotto e la parete interna dell’asola tecnica deve essere in ogni punto ≥di 2 cm.

È consentito realizzare sistemi intubati multipli purchè tra la parete esterna di ciascun condotto intubato e la parete interna dell'asola tecnica dell'edificio sia mantenuta una distanza non minore di 2 cm e la distanza tra lepareti esterne dei vari condotti sia non minore di 2 cm. È ammesso l'intubamento multiplo anche in presenza di condotti al servizio di stufe a legna o altri apparecchi per i quali è richiesta la resistenza al fuoco da fuliggine a condizione che il condotto utilizzato sia di classe A1 di reazione al fuoco. È ammesso anche far transitare all'interno della stessa asola tecnica condottial servizio di apparecchi per i quali è richiesta la resistenza al fuoco da fuliggine (classe G) al fianco di condotti classificati non resistenti (classe O) purchè sia sempre rispettata la distanza di sicurezza del prodotto designato G. Se non è possibile rispettare tale distanza, o non è possibile misurarla, è necessario coibentare opportunamente il condotto.

La UNI 7129 oggi più di prima è la norma che ogni installatore deve conoscere per garantire un lavoro ineccepibile ai massimi livelli di sicurezza.


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